Sono passati 40 anni esatti…
… dal terribile incidente accaduto nelle
prime ore di un fatale pomeriggio, il 18 Luglio 1977, sulla strada Costiera
(all’altezza di Grignano, all’incirca). Dopo tanti anni, il ricordo di quella
tragedia è ancora vivido negli occhi e nei cuori di molti triestini.
Quel giorno una "Fiat 128"
guidata verso la città da Licia Ferrara, farmacista di 39 anni, si scontrò
contro un pullman “Fiat 343”della società "Saita" che si stava
dirigendo verso Udine. L'auto si infilò con estrema violenza sotto l'avantreno
del pullman, bloccando, così, la tiranteria dello sterzo e impedendo al
conducente ogni tentativo per evitare l'uscita di strada.
Il guard-rail venne letteralmente
distrutto, e il bus precipitò nel pastino sottostante, fermando la sua caduta
su di un vigneto posto diciotto metri più in basso (il terreno apparteneva
alla famiglia Sergi Sergas). L'impatto fu devastante: il pullman, durante la
sua caduta, si rovesciò su un fianco e le sue lamiere stritolarono molti
passeggeri. Subito dopo l’impatto, i
proprietari del terreno accorsero all’istante, trovandosi di fronte ad una
scena terribile. Pianti, urla, gemiti.
Altri istanti dopo, alcuni automobilisti,
incuriositi dai lamenti e dal guard-rail sfondato, scesero verso il luogo dove si
trovava il pullman. Nello stesso momento iniziarono ad arrivare sul luogo dell’incidente
numerose forze dell’ordine, tra Polizia e Carabinieri, assieme ai Vigili del
Fuoco e varie ambulanze.
Qui sotto, un articolo dell'epoca tratto da "La Stampa" (l'incidente aveva avuto una vasta eco in tutta l'Italia):
I numeri della tragedia sono alti: 18
morti e 34 feriti, secondo le fonti ufficiali (ma alcuni giornali dell'epoca danno cifre un po' sballate). In città, i centralini degli ospedali e della Questura venivano
continuamente subissati di telefonate allarmate, poiché parenti e amici delle
vittime cercavano di sapere i nomi dei morti e dei feriti, dato che la notizia
dell’incidente si era velocemente diffusa in tutta la città.
Tantissimi triestini si dimostrarono
solidali andando a donare il sangue per i feriti. La polizza della "Fiat
128" che aveva provocato la strage era scaduta di lì a poche ore, facendo
tirare un sospiro di sollievo ai manager della compagnia assicurativa perché così
si era evitato un notevole esborso di denaro (comunque i danni vennero successivamente saldati -alcuni parecchi anni dopo- dalla RAS).
Un paio di giorni dopo, Giovedì 21
luglio, la Costiera venne chiusa al traffico e le auto vennero deviate sulla
statale 202, per permettere ad un’autogrù di tirar su la carcassa del pullman
ormai ridotto ad un ammasso di lamiere.
Qui sotto, il pullman mentre viene recuperato dal pastino (foto Lasorte):
Un ricordo per tutte quelle vite che non
ci sono più, come i due giovani ragazzi del Conservatorio –cito loro due per
tutti- oramai prossimi alle nozze; una carriera ed una vita insieme spezzata in
pochi secondi!
Sono passati 40 anni (ed il sottoscritto
non era ancora nato), ma i pensieri si fanno sempre tristi ogni qualvolta si
ricorda questa tragedia, considerata la più grave tra tutte quelle accadute
sulla strada Costiera; strada panoramica molto bella ma anche assai pericolosa.
René