domenica 19 febbraio 2012

MATTIA OMBROSO: C'ERA UNA VOLTA IL "MARAMEO"!

Bondì mularia mata...

Stavolta voglio parlarvi di un personaggio inventato (e del giornalino che lo ospitò, tanti e tanti anni fa, ormai). Un personaggio assolutamente stralunato, ma che credo possa risultare ancor oggi molto simpatico... Mattia Ombroso!

Ben cent'anni fa, a Trieste, veniva pubblicato un "giornalino satirico pupazzettato" (così veniva definito in copertina) del quale ebbi già in passato modo di parlarne qui sul blog: il "Marameo !".

Codesto giornalino era diretto da Carlo De Dolcetti (noto musicista e "macieta"), e riportava fatti di cronaca prettamente cittadina, sottoforma di battute ironiche e pungenti, vignette, fumetti e witz vari. Durò al'incirca fino alla seconda metà degli anni '30. All'inizio era anche velatamente irredentista (Il De Dolcetti, assieme ad alcuni suoi amici nominati "i congiurati della candela", nei primi anni del '900 effettuò uno scherzo memorabile, riuscendo con un trucco a far issare sulla torre del Municipio il tricolore italiano) . Sotto le forche caudine della satira (piuttosto cattivella) del "Marameo" finirono un po' tutte le realtà del periodo triestino a cavallo tra i primissimi anni del secolo, fino all'avvento del fascismo... da "Ceco Bepe" a Mussolini, dal famoso incidente del Tran de Opcina all'Omo Vespa, ecc..
Per un periodo, il "Marameo" aveva ampiamente sponsorizzato e diffuso le canzoni d'autore del Festival della canzone triestina (tramite dei supplementi del giornalino stesso, con gli spartiti ad esso allegati) che già allora si svolgeva nella splendida cornice del nostro teatro gioiello, ovvero il noto ed apprezzatissimo Teatro Politeama Rossetti.

Dei tanti personaggi che venivano proposti su questo coccolissimo giornalino (che iera come na "Cittadella" ante litteram, solo n'atimin più pepada), Mattia Ombroso era sicuramente uno dei più seguiti ed apprezzati, in quanto i suoi temi facevano letteralmente sbellicare dalle risate gli ingenui e poco smaliziati lettori dell'epoca.
Questo Mattia Ombroso era praticamente il classico studente svogliato, ignorante, mauco e ultraripetente. Ogni volta che doveva scrivere lo svolgimento di un tema proposto in classe dal maestro, lo faceva alla sua maniera, scrivendo per metà in dialeto triestin e per metà in lingua, facendo così un gran casino con un mucchio di errori, mescolando il tutto in un gran calderone!!!!
Al sottoscritto (sarò ingenuo e poco smaliziato?) Ombroso fa molto ridere... all'epoca, come già detto poc'anzi, era apprezzatissimo, ma forse oggi non susciterebbe molta ilarità... parliamo sempre di un tipo di comicità semplicissima ed innocente in voga nei primi anni del '900, quando le televisioni ed internet non esistevano e bastava veramente poco poco poco per far spontaneamente e genuinamente sorridere la gente (e forsi, de sto punto de vista rispeto a ogi, iera 'ssai meo!).
In questo mio blog dedicato alle curiosità più nascoste, sconosciute e/o particolarti di Trieste, voglio riproporre, per l'appunto, il buon Mattia, sperando di far cosa gradita ai lettori, e fermando così anche su Internet (indove no ghe xè praticamente nula sul "Marameo" e la sua storia), a futura memoria, un personaggio e un giornalino storici, i quali anche se oggi sono praticamente dimenticati nell'oblio del tempo che scorre implacabilmente, hanno significato molto, non solo per il divertimento dei triestini di allora, ma anche per la satira social-culturale cittadina dell'epoca!!


I temi scolastici di Mattia Ombroso

Mattia Ombroso, in un disegno dell'epoca di Olindo Missigoi


 Tema: "Cosa sono i microbi?"

Elaborato di Ombroso Mattia:


I microfi sono quele picole bestioline invisibili che vivi in tel nostro proprio corpo che nianche no si sa come.
I microlchi è natti a Posta per inventare molte diverse malatie malsane cone la tisi tumbercolosevole, la febre giala, l'arogna, la colera, la scrofola e altre che è difficile di spiegare.
Se è caldo pol vignire la mossa di corpo perchè i mircobi vuol vignir fuori del corpo per prender aria, se è fredo alora è più facile che venga le buganze.
I mincrobi in'italiano si dice bacili col pec cuando che lui pretendi tropo.
I milcrobi è stati trovati fuori dei dotori medichi che lori ge aiuta la cariera.
Cuando che la gente no studiava tuto per il sutil, a nissuno ge vigniva i mincrobi per la testa ma dopo che è venute le squolle per studiarge sopra alora cuindi li luomini più scienziosi i ga scoperto per cosa che i servi e con cosa che se pol mandarli via.
Cuando che un luomo amalato el mori senza sapere percossa alora i dotori medichi i capissi a occhio nudo che dipende dai milscrobi dato che le medizine non ha servito niance a morirlo prima.
Per capissare, che razza di bestie che è i miltrobli ge vol la lente del microscopio essendo che lori è picoli che antrimenti no se li pol veder nance volendo. Se invece i mincobi sono più grandevoli si pol intivare che sia pulisi, ma se è bestie grandi come una casa, alora pol essere ance che sia elefanti.
Per no dare confidenza ai mincrobi bisonia tenersi neti. e disinfetarsi la vita.
Il padre osserva che il melio disinfetente che è sopra la tera è il suo bichier di vino essendo che lacua marzisi i pali.
Il sigor Sandro del piano di soto che ge taca pagare la tassa del can ho dito che è ancora una fortuna che i miscrobi è così picoli che no se li niance vedi percè se si li vedessi ne tocassi pagar la tassa aance su lori.

    Mattia Ombroso

*******************************************************
**********************************************************************************

Alla prossima, mularia mata!!!!

     René

1 commento:

Anonimo ha detto...

bela, la me ga tanto piasso. Dai René, fane leger altre, semo afamai del nostro bel dialeto se pò xe in alegria acora meio.

Posta un commento

Accetto tutti i commenti di tutti i visitatori. Richiedo solo un po' di sana "etichetta": niente volgarità gratuite, niente insulti, niente polemiche e/o insulti a sfondo politico/religioso/razziale.
Inoltre, devo approvare i commenti prima della pubblicazione sul blog, solo per evitare spam e troll.
Infine, in questo blog non sono graditi commenti anonimi, provocatori oppure offensivi. Esiste la libertà di opinione e critica alle tesi espresse ma la si esercita firmandosi (va bene anche un nick) e, come già detto poc'anzi, con educazione.