domenica 25 gennaio 2015

EL PLUZER - ANTICO E PRATICISSIMO RIMEDIO CONTRO IL FREDDO DI TRIESTE !!!



Bondì a tute e a tuti, triestine e triestini, oriundi e lunari, marziani, venusiani, coloncoveziani, ecc...

Go scuminzia’ in triestin, ala stessa maniera de come gavevo scuminzia’ na vecia rubrica.

Rubrica de cossa? Del telefono?

Ma no!, Rubrica dedicada a Trieste, ale sue curiosità, monade, e chi più ga più ne meti...

El titolo dela rubrica iera "Cronache dal mezanin", e la xe stada ospitada sule pagine del quotidian online “triesteprima” de lorenzo giorgi (che ringrazio).

Dopo tanti fora tema (esercitazioni mie de disegno/pupoli vari), desso xe riva’ el momento de tornar a ciacolar dele nostre bele tradizioni triestine… de ieri, de ogi e de sempre!
E per l’ocasion, per l’apunto, pe’ na volta scrivo tuto el testo in dialeto (se a qualcuno non di trieste puo’ interessare questo articolo, lo scriva pure nei commenti; sara’ mia cura provvedere subito a realizzarne una versione in italiano).

Dunque, ogi ve ofro un picio ricordo dei nostri veci... un ricordo de tanti inverni 'ssai duri (no xe più le bore de na volta!).
Fin ai anni '60 (ma in certe case adiritura fin ai '80), co' vigniva 'ssai fredo e bora, i nostri veci doprava el "pluzer".

El pluzer iera na butilieta de teracota (o anca ceramica, opur fero smalta') ripiena de acqua 'ssai calda.
Gaveva un manigo a rincela, opur retangolar, e oviamente un tapo per serar la butilieta.

Po sto pluzer vigniva conza’ soto le coverte del leto, perché na volta -"co' ierimo putei"- el riscaldamento autonomo ‘l iera un sogno... e se no se gaveva spargher o stùa granda in maiolica, se se doveva rangiarse in qualche modo. altrimenti, con tuta la zima che iera in alora, se ris’ciava de ciapar malani, anca rognoseti, tipo broncopolmoniti.
Cussì i ga inventado, 'ssai anni fa, sto metodo che ‘l ga la stessa origine tedesca del termine ("Pluzzer", termine dialetal gnoco che 'l significava, originariamente, "zucca").

El pluzer se lo dopra anca per definir un teston (“te ga na testa granda... te ga un bel pluzer”, insoma dele some dei somari dela Somalia), ma el termine ormai el vien poco doprà... perlomen desso, in sti tempi moderni in cui Citavecia la ritorna a fiorir (e cussì gavemo citado anca el sempreverde Angelo Cecchelin)…

Desso xe cambiado, sti rimedi più no esisti... desso esisti le borse del'acqua calda per scaldar i leti.
Opur diretamente el calorifero, e po bon !

Ma el pluzer resta sempre un caro ricordo, tuto triestin !!!

Qui soto ve ofro un mio pupoleto... un pupoleto un poco vecio (el xe del 2013, ma 'l xe sempre bon, el xe tre volte bon... e nianca a la domenica l'onzi co' 'l baston!!).
pupoleto che ‘l ve mostra, più o men, na scena tipica de quei anni in cui, nei inverni veramente iazadi, iera ‘ssai comun doprar el pluzer. (come ormai ben save’, per visuali zar in grande el pupolo basta fracarghe de sora… tipo “fraca boton, salta macaco”, ala vecia… :D  )




Un saludo, ala prossima

   René

venerdì 23 gennaio 2015

WONDER WOMAN IN BORGHESE (A GRETTA, TRIESTE) !!



Buondì…

Un ultimo (giuro; ultimo!) fuori tema-cazzeggio-omaggio-assaggio-massaggio, ecc…

Come dice il titolo, anche la prode amazzone-eroina dei fumetti, Wonder Woman, ha i suoi momenti di relax.
Ovviamente il luogo è The… no, non è l’isola di Themyscira. No. Il luogo è Gretta, rione di Trieste.
Sono tempi di crisi, le isole costano e Guido Angeli, il Messia profetizzato da Aiazzone, sconsiglia caldamente la spending e spanding review. Molto meglio un appartamentino in quel di Gretta!!!
Comodo, confortevole e contenuto nei costi.

Qui sotto, il mio pupolo con la famosa e bellissima amazzone.
Più sotto, sempre lei, in cucina (vispa, gaia e sorridente… perché tanto c’è Superman, alias Man of Ferr da Steer, che lava i piatti e rassetta la casa!! Miga mona, ela… )




Alla prossima

   René

lunedì 19 gennaio 2015

OMAGGIO FUMETTO A PAOLO CONTE - "LA DONNA D'INVERNO"



Buondì…

Solo un brevissimo passaggio (fuori tema), per un breve omaggio ad un grande cantautore… PAOLO CONTE !

Titolo del disegno (che è anche il titolo di una sua canzone): “LA DONNA D’INVERNO”.





  René

giovedì 8 gennaio 2015

ELVIS AARON PRESLEY COMPIE 80 ANNI: AUGURI DA TRIESTE !






IL RAGAZZO DELLE STELLE

Se fosse ancora vivo, oggi compirebbe ben 80 anni... il "ragazzo delle stelle" che nel 1954 sfondò la porta di una stanza che conteneva un prezioso tesoro chiamato "Musica moderna".



E con lo sfondamento di questa porta, automaticamente vennero abbattute anche le allora apparentemente solide mura del razzismo musicale, elevando finalmente alla massima serie anche la musica nera. Quest'ultima, unita a quella bianca (anche se non esiste musica "bianca" o "nera"... esiste solo la Musica, e basta!), regalò pure ai bianchi tanto blues, soul, gospel e mille altri generi. E più avanti, Beatles, Rolling Stones, Genesis, Pink Floyd e tantissima altra bella musica... persino quella elettronica.


Partì tutto da lì, dal "ragazzo delle stelle" che con il suo talento e la sua freschezza giovanile "controcorrente" scardinò gli ormai consunti dettami della "musica da salotto", portando una ventata d'aria fresca e rompendo un po' tutti gli schemi, anche quelli non prettamente musicali, riuscendo ad imporre quell'American Dream fatto non solo di Juke-box, di ragazze con le gonne corte, di Teddy Boys e di sfavillanti Cadillac, ma anche e soprattutto di una visione del futuro assai più rosea e meno ipocrita e perbenista di quella data dal Presidente "Ike" Eisenhower (e successivamente dai Kennedy) e da un po' tutto il modo di pensare dell'epoca. Modo di pensare ancora pesantemente oppresso da schemi mentali ormai obsoleti, e dalla paura -allora concreta- di possibili sviluppi negativi della Guerra Fredda.



Come detto, il tutto iniziò esattamente un torrido pomeriggio del 5 luglio 1954, a Memphis (Tennessee), nella piccola sala d’incisione di Sam Phillips (un vecchio garage riconvertito in sala d’incisione, per l’appunto) chiamata “Sun Records”, e situtata al numero 706 della Union Avenue.


Originariamente denominata Memphis Recording Service, la Sun Records era prevalentemente un’etichetta discografica “controcorrente”; Sam Phillips, il “grande capo”, produceva tutta quella musica che veniva regolarmente ignorata altrove. E nella Sun, ricordiamolo, passarono alcuni dei migliori performer di Blues, Country e Rhythm and blues del delta del Mississippi; gente come, per fare qualche nome, B.B. King, Howlin’ Wolf, James Cotton…

Successivamente, nella Sun giunsero anche dei musicisti-performer bianchi che, in seguito, divennero autentiche leggende. Cito per tutti Johnny Cash, Carl Perkins, Roy Orbison e Jerry “The Killer” Lee Lewis.
Il giovanissimo camionista della ditta Crown Electric, Elvis Aaron Presley, nato a Tupelo, era già da un po’ nella squadra di Sam; squadra composta anche dal chitarrista Winfield Scott Moore III, chiamato da tutti semplicemente Scotty Moore, e William “Bill” Black, contrabbassista. Questi ultimi due provenivano da una propria formazione Country, gli Starlite Wranglers.
Era ormai tutto il giorno, dopo un mese fitto di registrazioni e prove a vuoto, che i tre provavano e riprovavano vari pezzi, senza cavare qualcosa di buono.
Verso la fine della giornata, a tarda sera, Sam Phillips si fermò nell’atrio della Sun a chiacchierare con alcuni amici. Scotty e Bill avevano già mollato gli strumenti, per andare a casa.
Elvis, ancora in studio d’incisione, preso dalla rabbia e dallo sconforto per la session infruttuosa, imbracciò la sua chitarra Martin, e, istintivamente, iniziò a suonare come un pazzoide, a doppia velocità, un vecchio blues di Arthur “Big Boy” Crudup, intitolato “That’s All Right Mama”.
Subito dopo, rientrarono nella sala anche Scotty e Bill, per suonare assieme ad Elvis.
Sam Phillips, sentendo questa musica “nuova”, strabuzzò gli occhi e corse nella sala, chiedendo a gran voce: “COSA E’ QUESTA ROBA?????”……….

“Mah. Non lo so.” Rispose Elvis. “L’ho fatta di getto, così, tanto per scaricarmi i nervi accumulati durante questa giornataccia.”

Allora Sam, disse: “Qualunque cosa stavate suonando… dovete risuonarla di nuovo. Dobbiamo inciderla assolutamente!!!”

E così fu. Bastarono solo pochissime registrazioni, ed il Master della canzone era pronto! Un vecchio blues rinato a nuova vita, con un sound assolutamente innovativo, ed una voce bianca e, al tempo stesso, nera!!!



In un solo momento, la musica mondiale aveva compiuto un balzo in avanti di secoli. Allo stesso modo, il costume e la società balzarono anch’esse in un futuro che segnava veramente l’inizio del “sogno americano”; la ribellione giovanile si faceva viva, per poi trasformarsi in uguaglianza e progresso. Come detto, le barriere razziali vennero abbattute in quella manciata di note incise alla Sun Records!
Innovazioni e sperimentazioni musicali, ribellione giovanile ed emancipazione erano un'utopia figlia del "demonio". Ma poi giunse lui; voce perfetta e duttile, talento unico, grinta esplosiva ed una grandissima umiltà, nonostante sia stato il più grande in assoluto.
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Adesso il mondo era finalmente pronto per il fragoroso scoppio del Big Bang musicale (e non solo).




Subito dopo “That’s All Right Mama”, il trio registrò anche “Blue Moon of Kentucky”, storico pezzo del genere Bluegrass, e reso celebre da Bill Monroe.
E il singolo, numerato 209 nel catalogo della Sun Records, fu poi pronto per essere stampato.



Il 19 luglio del 1954, ecco il disco bello e pronto per essere distribuito e mandato in onda dalla radio locale, l’emittente Whbq del dj Dewey Phillips, all'interno del programma musicale "Red, Hot & Blue".
Alla prima messa in onda della nuova canzone, il botto totale!!! I centralini impazzirono: centinaia di ragazzi iniziavano a voler sapere di tutto e di più su quel cantante dalla voce profonda e così sensuale. Contando anche la musica, pure essa assai particolare. Una musica che, come la voce stessa di Elvis, rompeva tutti gli schemi tradizionali.



Un altro brano, dove maggiormente si notava la presenza assoluta delle nuove sonorità, fu “Mystery Train”; la chitarra Gretsch di Scotty, conferì al suono un andamento ipnotico e quasi psichedelico. 



L’eco “alla Sun” (a causa dei microfoni non proprio di buona fattura, peraltro attaccati fra di loro con il nastro adesivo!!!) riuscì a conferire quell’aura in più di “fantascienza sonora” che contribuì molto a delineare pure lo stile di altri artisti in forza alla Sun.
Mystery Train. Il viaggio notturno e senza fine di un treno americano, dove il protagonista del brano è stipato in uno scompartimento, perso a rimembrare un amore passionale e senza fine… proprio come il viaggio del treno del mistero! (a questo brano, poco più sotto, dedico un pupolo/disegno)

Questo era uno dei brani maggiormente apprezzati da Presley. Inoltre, resta uno dei punti più elevati della musica rock mondiale di ogni tempo.



Dall’iniziale successo, partirono subito i tour di rito. Dapprima nelle fiere del bestiame e poi, via via, nei teatri di varie città e cittadine dell’America di metà anni ’50. 








Ogni esibizione era uno scandalo per i benpensanti dell’epoca, poiché Elvis sul palco si muoveva come un’iguana, provocando le urla di giovanissime adolescenti (ma anche di donne mature) letteralmente impazzite per questo baldo giovanotto dagli occhi azzurrissimi, ciuffo ribelle e voce nera ma anche dolce e romantica.



L’Elvismania crebbe sempre più, ma con essa fiorirono, immancabili, anche le lamentele dei puritani. In una regione dello stato americano, ad Elvis venne addirittura intimato di non metter piede poiché bandito per legge da tale regione. Il rischio, in caso contrario, era quello di finire in prigione, senza se e senza ma.
Perché, bisogna sottolinearlo ancora una volta, prima di Elvis la musica era divisa a livello sociale e razziale; musica nera (jazz, gospel, blues, ecc... ) e musica bianca (country, melodica, folk, ecc... ). Il rock era una cosa assolutamente inesistente. I giovani dei primi anni '50 erano già "vecchi" a 18 anni, vestendosi in gingheri e ascoltando Sinatra e Co., come i loro genitori ultrabacchettoni.
Successivamente, Elvis lasciò la Sun per entrare alla storica RCA (grazie al dubbio manager “Colonnello” Tom Parker, un clandestino olandese assai trafficone). All’RCA, Elvis consolidò definitivamente il suo successo, grazie anche alle prime apparizioni televisive che ne derivarono. Al trio s'aggiunsero anche il batterista D.J. Fontana ed il gruppo vocale "The Jordanaires". I brani incisi con la nuova etichetta furono un susseguirsi di storici successi del Rock ‘n Roll; “Blue Suede Shoes”, “Heartbreak Hotel”, “Loving You”, “Teddy Bear”, “Rit It Up”, “Blue Moon”, “Shake, Rattle and Roll”, ecc…



Il resto è storia della musica e del costume. Elvis incontrerà poi momenti ancor più alti, e momenti bassi, ma io ho voluto occuparmi solo degli inizi, cercando di essere il più stringato possibile proprio per non annoiare il lettore non specificatamente appassionato di Elvis e/o di rock, pop e altro.


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Qui di seguito, come detto, ecco alcuni miei pupoli (disegni) in omaggio ad Elvis e, in particolare, alla prima metà degli anni ’50. (cliccateci sopra per visualizzarli in grande)

Comincio con “Good Rocking Tonight”; canzone che parla di balli, ma in realtà allude anche al sesso. Una Cadillac rosa –simbolo del Rock ‘n roll- unita al volto di un giovanissimo Elvis, vestito “come un marziano” (opinione di chi lo guardava allora), e la locandina della nota manifestazione musicale americana chiamata “Louisiana Hayride”, dove Elvis si fece conoscere agli inizi della sua folgorante carriera.



Secondo pupolo… “My Baby Left Me”; la storica e indissolubile unione donne-motori. Unione che iniziò ad essere sempre più spregiudicatamente costante proprio a partire dallo scoppio del R ‘n R.




Terzo pupolo… MYSTERY TRAIN

Il treno del mistero; bello, lungo e sferragliante nella notte accesa di passione. La scena notturna è vista, di "nascosto", dall'interno di una Cadillac rosa, ferma ed immobile in un terrapieno lontano dalla città. Saranno le 4.00 di notte, all'incirca.
Subito fuori dall'automobile, s'intravede giungere un'auto della polizia... i due poliziotti a bordo vedono quest'auto ferma lì fuori, a quell'ora tarda, e stanno per controllare che non sia rubata o chissà cos'altro.

Ma in realtà, perché quell'auto sia lì lo si può capire proprio dall'interno (noi spettatori privilegiati... siamo tutti all'interno di questa Cadillac, ma nessuno ci vede; potenza dello spettatore aldiqua dello schermo!)... osservando lo specchietto retrovisore.

Ma forse proprio la scena intravista nello specchietto può spiegare l'arrivo della polizia; due giovani innamorati e molto "rock", fuggiti nella notte, mentre genitori old style in un'America bigotta,li cercano, preoccupati.
E tutto questo accade mentre alle loro spalle, improvvisamente nella notte, giunge il treno del mistero, squarciando la notte stessa; un treno bello, lungo e sferragliante nella notte accesa di passione...

...
Train train, comin’ down, down the line…
Train train, comin’ down down the line…
Well it's bringin’ my baby, ‘cause she's mine, all, all mine…
She's mine, all, all mine…



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Qui sotto, invece, una foto odierna (8 gennaio 2015) raffigurante la tomba di Elvis a Graceland (la villa di Elvis, a Memphis). La tomba è già contornata da alcuni omaggi provenienti un po’ da tutto il mondo, e in primo piano… lo vedete? Sì, è il mio pupolo “Good Rocking Tonight” postato poc’anzi.
Ringrazio l’amico Ivan Pusterla, il quale essendo presente a Graceland mi ha fatto il favore di lasciare sulla tomba di Elvis, la copia del mio pupolo. E’ la mia maniera per essere lì con il cuore, perlomeno.


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Qui sotto, un video di Lorenzo Pilat risalente al 1989, e contenente un’esibizione live dedicata ad Elvis Presley. Lorenzo è pure lui, da sempre, un grandissimo fan del Re. Quindi, essendo di Trieste ed essendo in tema Elvis, qui ci sta bene tale video.




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Infine, vi lascio con alcuni video e videoslide contenenti brani del periodo anni ’50 (soprattutto del periodo Sun) e qualcosina degli anni ’60. Ho cercato di selezionare un po’ il meglio, ma è un’impresa impossibile poiché la musica di Elvis, tra oltre 700 canzoni incise e tantissimi concerti live, spazia veramente da un genere all’altro. E al 97%, tutte le decadi musicali elvisiane sono composte da Musica di Qualità !

 MYSTERY TRAIN:

 

GOOD ROCKING TONIGHT:


BLUE MOON OF KENTUCKY:


 TOMORROW NIGHT:



HOUND DOG Live:


BLUE SUEDE SHOES Live:



LOVE ME TENDER:



LOVING YOU (Farm version):



Qui di seguito, canzoni anni '60...

RECONSIDER BABY:



ARE YOU LONESOME TONIGHT:


TOMORROW IS A LONG TIME:


MILKY WHITE WAY - Take 5 (Gospel):


TRYING TO GET TO YOU Live Comeback 1968: 


SUSPICIOUS MINDS Live in Las Vegas 1969:



Auguri Elvis Aaron Presley!


      René