venerdì 23 giugno 2017

AUGURI A LORENZO PILAT, 79 ANNI SEMPRE IN GRAN FORMA!





E sono 79 anni. Buon Compleanno, Lorenzo!

Qui sotto c'è un mio pupolo fumetto augurale ambientato nell'anno 1987 (un grande anno per Trieste!)

   
Auguroni a Lorenzo, come dicevo poco più sopra. Difatti, il nostro mitico portabandiera della canzone triestina festeggia quest'importante traguardo d'età, sabato 24 giugno 2017.

E per festeggiarlo, voglio ricordarlo attraverso alcuni importanti momenti della sua carriera soprattutto locale (ma non solo).

Inizio con una musicassetta storica, per noi triestini tutti.
Sì, perché desso va de moda el cd e el computer... ma quando che ghe iera le cassetine, eh? Chi el se ricorda de questa storica compilation (primi anni '80)? 


Si tratta della "PILAT Supercassetta", anno 1982.
Tale musicassetta, in pratica raccoglieva quasi tutti i tre precedenti lp folkloristici triestini di Pilat ("Trieste matta" del 1973, "La mula" del 1975 e "Io, Trieste" del 1978). Pur essendo stata soppiantata, da tempo, da altre riedizioni ed infine da 5 cd, tale cassetta resta un "totem" per due generazioni di triestini. Negli anni '80 e primi '90, chi voleva conoscere la produzione dialettale locale di Lorenzo... aveva tutto, con questa cassetta che si poteva portare dapperttutto, con mangianastri e/o autoradio vari.
Ovviamente non c'era festino o viaggio in auto dove non si cantasse a squarciagola assieme alla cassetta.
Che poi, dentro c'è di tutto: dal sentimento alla poesia, dall'allegria alla goliardia, dai cori improvvisati ai canti appassionati. Indispensabile compagna negli anni '80, assieme a tantissima altra bella musica, italiana e straniera, di allora. (Y) Bei tempi.

Qui potete ascoltare un estratto del lato A:


Qui, invece, il seguito:


Foto d'epoca... qui con i suoi amici e compagni d'avventure musicali, Daniele Pace e Mario Panzeri; insieme hanno scritto grandi pagine della musica italiana ed internazionale degli anni '60 e '70.

Due foto promozionali del 1973, all'epoca del lancio discografico del suo primo LP dialettale intitolato "Trieste Matta" (CBS Sugar - 1973)
 






Nel 1977, al cabaret Derby Club di Milano, durante un'esibizione in stile Elvis Presley.





Al Circolo della Stampa di Milano, durante la presentazione del disco triestino "Trieste Matta", in compagnia del regista Ermanno Olmi . Anno 1973


 Un momento di "pausa riflessiva" di Lorenzo (sempre nel 1973)


Nel 2007, al Teatro Politeama Rossetti di Trieste, durante il suo Recital Live

 

E continuiamo a festeggiare, sempre con gli amarcord fotografici e video. :)

TEDDY RENO E LORENZO PILAT INSIEME!



Teatro Politeama Rossetti di Trieste, 28 dicembre 1985 (e non 27, come erroneamente riportato nella foto, pardon); in quell'occasione, in tale teatro si svolse il 7° Festival della Canzone Triestina... il primo festival dialettale al Politeama, dopo più di trent'anni dall'ultimo concorso canoro dialettale svoltosi in questo prestigioso teatro triestino.
L'evento di punta fu l'esibizione -assolutamente improvvisata e fuori programma- di due dei tre massimi rappresentanti nazionali ed internazionali della triestinità in musica (il terzo è Lelio Luttazzi): Teddy Reno (vero nome Ferruccio Merk Ricordi) e Lorenzo Pilat !!!
Nel momento di questo scatto fotografico (fotografia di Fulvio Marion), i due big musicali stanno intonando la popolarissima “Trieste mia (Co' son lontan de ti)”, 1° Premio al Politeama Rossetti nel lontano 27 gennaio 1925, composta da Publio Carniel e Raimondo Cornet, questi ultimi due già notissimi anche per la loro “Marinaresca (Una fresca bavisela)” del 1944.

Ancora amarcord dal 7° Festival della Canzone Triestina




L'esibizione di Lorenzo, in un significativo medley di canzoni folkloristiche triestine.
Per le foto si ringrazia Fulvio Marion.

Sempre amarcord triestini di Lorenzo; un breve videoclip del 1978 contenente una breve porzione del brano "Trieste un poco americana" (di Lorenzo Pilat, Toni e Franco Damiani).

Il brano (sempre anno 1978) narra di una cinquantenne degli anni '70 che, vedendo i marinai americani di passaggio in città, si ricorda di un soldato USA degli anni '50, suo grande amore di gioventù di quegli anni. Difatti, dal 1947 fino al 1954 Trieste si trovò sotto un lungo periodo di amministrazione angloamericana: l'acronimo era GMA, ovvero Governo Militare Alleato composto sia da soldati del TR.U.S.T. (Trieste United States Troops) sia da soldati del Betfor (British Element Trieste Force).


Amarcord semi triestino e semi rock 'n roll a Telefriuli, Natale 1984; Lorenzo è per la prima volta ospite del cantautore friulano Dario Zampa, al programma-quiz "Caric e Briscule". 
In seguito i due diverranno amici, collaborando assieme nelle trasmissioni "L'ora di casa nostra" (Telefriuli, 1988) e "Stasera è sempre colpa della chitarra" (Telefriuli, 1989)


 
Amarcord estivo. Per chi ha iniziato o sta per iniziare le ferie, ecco un bel videoclip estivo (girato sulla riviera barcolana, a Trieste, nell'estate del 1978) strapieno di sole, mare, allegria e tante belle "mule" ("mule", che in dialetto triestino significa "ragazze")!



Adesso, invece, passiamo alla "produzione estera" di Lorenzo, con un poco di country rock di qualche tempo fa, rigorosamente dal vivo alla discoteca Hippodrome di Monfalcone, anno 1987: "Mule Skinner Blues", in Italia meglio noto come il "Blues del Mandriano". Un antico pezzo popolare americano (genere Bluegrass) reso celebre dai Fendermen (in versione più rockettara), che narra in maniera simpatica la storia di un giovane mandriano del vecchio West, qui all'opera come maldestro scorticatore di muli. Buon ascolto.

  
Dopo l'aperitivo... ci vuole un qualcosa di forte! (sempre live, cioè rigorosamente dal vivo, a Telefriuli nel 1987, con tanto di Fender Telecaster) :)
"The House of the Rising Sun" (in Italia nota come "La Casa del Sole"), un classicissimo ed antico brano folk americano (a sua volta derivante da una ballata inglese. Probabilmente "Matty Groves", risalente al '600), e scritto nei primi anni dell'800 da una coppia del Kentucky; Georgia Turner e Bert Martin.
E' un brano che è stato reso celebre nel 1964 da Eric Burdon e gli Animals, per poi essere successivamente ripreso da numerosi artisti in tutto il mondo.
Si tratta di un folk blues che parla di una casa di tolleranza di New Orleans. Alcuni ritengono che la casa sia esistita realmente e che fosse presieduta da una maîtresse di origini francesi chiamata Marianne Le Soleil Levant, dal cui cognome (o forse soprannome) sembra essere derivata la denominazione della casa (La casa del sole nascente, per l'appunto).
Tra le ipotesi più accreditate c'è quella che la vuole situata proprio a New Orleans: la notizia del suo abbattimento, avvenuto nel 2007, ha trovato spazio nelle pagine di qualche quotidiano statunitense.
Del testo esistono due diverse versioni: una al maschile (la versione presentata qui) e una al femminile. Quella maschile parla di un ragazzo proveniente da una famiglia problematica, pentito di aver passato la sua vita nel peccato e nella infelicità frequentando la "Casa del sole nascente"; quella femminile, invece, parla di una ragazza pentita di essere entrata nel giro della prostituzione e costretta a rimanere in quella casa per poter vivere.
Buon ascolto!



"So schön, schön war die Zeit, so schön, schön war die Zeit...
Brennend heißer Wüstensand;
fern, so fern dem Heimatland"
Così inizia il testo di "HEIMWEH (Brennend heißer Wüstensand)", in Italia conosciuta come "Nostalgia", unione di tre antichi brani popolari tedeschi risalenti alla Grande Guerra, che narrano appunto dell'estrema e struggente nostalgia di casa e dei propri affetti durante momenti duri della vita vissuti in lontananza. In pratica sono l'equivalente tedesco dei canti degli alpini.
Il brano Heimweh venne scritto negli anni '50, e fu un successo del cantante e attore austriaco Freddy Quinn (all'anagrafe Franz Eugen Helmut Manfred Nidl). Tale brano ebbe un momento di popolarità anche negli USA, con la versione in inglese intitolata "Memories Are Made of This" interpretata da Dean Martin.
Qui viene proposta una versione dal vivo del testo originale in tedesco, realizzata nel 2016 in diretta sull'emittente triestina Telequattro.
Buon ascolto.



Ancora Tanti Cari Auguri, Lorenzo, colonna sonora dei triestini di tutti i tempi (esagero? Ma sì, esageriamo pure!!!).


   René


1 commento:

Anonimo ha detto...

Sempre bello leggere notizie vecchie e nuove sul grande Pilat. Grazie! Roberto Salvetti

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