sabato 28 gennaio 2012

EL FAPABRU'... UN LEGGENDARIO VOLATILE A GRETTA (TRIESTE)!

Bondì mularia mata...


Su Internet si possono trovare numerose informazioni, soprattutto sugli uccelli rari e/o scomparsi, tipo il Dodo, per non parlare di quelli leggendari come la Fenice.


Ma finora NESSUN SITO (e ciò è alquanto disdicevole), a parte una mia pagina su Facebook, aveva mai parlato del FAPABRU' DI GRETTA!

Manifesto del Fapabrù - Grafica di Dario Falisca



Un volatile tutto triestino, assolutamente leggendario ed immaginifico, eppur... reale! Sì... io l'ho visto (se poi non mi credete, va bene lo stesso, non è affar mio)...

E adesso ve lo voglio descrivere. Anche perché è assai difficile da avvistare, quindi, amanti del birdwatching, ed affezionati Lipumaniaci... siete avvertiti! Una buona dose di pazienza, e potreste ammirare veramente, per la prima volta in vita vostra, un uccello che più strampalato (eppur sillabico e teorico) nun se po', anzi... no se pol! (n.d.r.: NOSEPOL CITY)

Cominciamo, deh orsu'...

Un esemplare di Fapabrù, ripreso da molto vicino mentre se ne sta sopra un caìcio a prendere il sole, dopo che ha fatto un bagno.


Descrizione: nome: Fapabrù
Nome scientifico: Fapabruntis Tergestinvm
Specie: Monaderiformi
Habitat: Cima delle antenne radiotelevisive poste sulla sommità della collina di Monteradio, sull'altura del rione di Gretta a Trieste, sulla cima del Faro della Vittoria (dove nidifica e cova le uova) e sui tetti delle case di Gretta in generale.
Posizione geografica: via dei Toffani, Trieste, Italy

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Un altro esemplare di Fapabrù, fotografato nel parco di Villa Cosulich, a Gretta.


Il FAPABRU', è un rarissimo volatile, molto timido e riservato, appartenente alla specie ormai quasi estinta dei monaderiformi.
Colpisce subito il suo stranissimo impasto di varie specie animali di cui esso è composto. Difatti tale uccello è il bizzarro risultato di un esperimento genetico primordiale della metà dell'800, effettuato dal canzonettaro (partecipò a dei festivals di canzoni popolari triestine, circa cent'anni fa) e scienziato a tempo perso dott. Gibus. L'uccello è in sintesi un'accozzaglia di varie specie animali. Le zampe sono di istrice, la peluria di gatto soriano sornione, gli occhi di pappagallo, la pancia di cane bracchetto ed infine la testa di anatra ed il becco di papero!!!
Fu avvistato ed osservato per la prima volta, già a metà del 1800, ed in seguito nei primissimi anni del '900. In particolare nel 1902, dove all'allora esistente "Trattoria alla Scarpa" (che si trovava proprio sull'angolo tra Salita di Gretta e via del Cisternone) era piuttosto noto Marieto... Marieto, era un piccolo ed intelligentissimo Fapabrù addomesticato, il quale nei mesi caldi compiva evoluzioni sui tavolini all'aperto della trattoria, per allietare i clienti.

Click sulla foto per ingrandirla
L'inizio di Salita di Gretta (TS) nel lontano 1902... a quell'epoca, alla fine della salita, vi era ubicata la "Trattoria alla Scarpa", dove "Marieto", un Fapabrù addomesticato dal tenutario della suddetta trattoria, allietava i clienti con evoluzioni sceniche sui tavolini nel giardino interno. Click sulla foto per ingrandirla


E' stato raramente avvistato nidificare sulla cima del possente Faro della Vittoria, o più sovente, sulla cima delle antenne radiotelevisive Rai, poste sella collina di Monteradio (sempre in Gretta), ovvero l'antico Monte Terstenico!! Si nutre di piccoli artropodi, lepidotteri, imenotteri ed alcuni pezzi di elicotteri (è goloso delle lancette di plastica del tachimetro di questi ultimi). Non disdegna anche calamari, sgombri, sardoni in saor, sardele, fritti misti ecc..

Un piccolo esemplare di Fapabrù bluaerato, mentre sorvola via Udine, di fronte all'area Stock

Uno stormo di Fapabrù, sopra il loro habitat naturale: monte Terstenico, meglio conosciuto come Monteradio! (click sulla foto per ingrandirla)
Un altro folto stormo di Fapabrù, ripresi mentre svolazzano davanti al Faro della Vittoria! (click sulla foto per ingrandirla)

Qualche esemplare è stato avvistato in passato anche sulle alture di Monte Grisa, sotto il tempio mariano. Numerosi avvistamenti sono stati fatti in passato pure da Ireneo Della Croce, mentre andava per osmize con Angel Bywar, in arte Angelo Baiguera.
Pare che persino il prof. Sergio Dolce abbia seriamente pensato di inserirlo come mascotte nel suo gruppo musicale, la "First Air Shadow Band", dove lo stesso prof. suona la sua famosissima Fender Vodocaster!!!
Riviste scientifiche di alto livello, come il "The Natural Observer", contengono articoli in merito dell'esimio dott. prof. Andrew Thevalley , del Superior Right Territorial Dept.
In onore del Fapabrù è stata anche fondata dall'esimio El Falisca, utente del forum SDS (Elsitodesandro), una squadra di calcetto, la "Real Fapabrù Gretta"!!

Un mio pupolo del 1999, raffigurante un'apocalittica via Cisternone, e, poco più in alto, via dei Toffani, in Gretta (TS)

In questo mio pupolo, il misterioso Mago Bianco di Gretta, assieme ad Occhi Cerulei (la sua assistente), mentre nel suo castello di via dei Toffani evoca un Fapabrù messaggero!!!! (click sul disegno per ingrandirlo)

Arrivo del Fapabrù, sul balcone del castello di via dei Toffani, richiamato dal mistico Mago Bianco!

Il Mago Bianco, aggrappato alla zampa di topo del Fapabrù, spicca il volo mistico verso Trieste. Sulla destra si può intravedere Cimolino, l'uomo cavallo, così nominato perché quando ride nitrisce come la Cavala Zelante! (click per ingrandire il disegno)

Il misticissimo Mago Bianco con Fapabrù, e la sua assistente Occhi Cerulei, raggiungono la citta di Trieste. Poco più sopra si può notare un cavaliere alato ed un treno volante con passeggera!!! (click per ingrandire il disegno)
L'arrivo al Colle di Caboro (San Giusto) del misticissimo Mago Bianco appeso al Fapabrù!!


Un'altra visione apocalittica di Trieste, con tanto di Fapabrù, sempre tratta da un mio pupolo del 1999. (click sul disegno per ingrandirlo)


Negli anni '80 il grande Maestro Federico Fellini, in visita a Trieste, avvistò un Fapabrù e, subito dopo, mandò una lettera all'allora sindaco Staffieri, che recitava così:

"Comunque c'è molta fantasia in tutto ciò, carissimo Sindaco.
Mi sembra un progetto nuovo, dinamico, carissimo Assessore.
La durata ?
Sarà a puntate ?
Ci sarà solo una puntata solo sulla donna che si avvicina lentamente al volatile ?
Il "chi sei?, dove sono ?" allude al fatto che si tratta di uno smemorato, un forestiero, un arteriosclerotico in vacanza, un tossico in crisi d'astinenza , un viandante fumato o che altro ?
Il "Chi sei" significa l'approccio, o esplicito è il fatto del parziale rincoglionimento dell'uomo ?
Altre persone a cui chiedere notizie su strani volatili non ce ne sono ?
Il Luogo di Gretta è onirico o possiede paesaggi chiaramente italiani ?
Perché l'uomo è lì. Si può dunque parlare di ABDUCTION ?
Perché non si ricorda niente se è sano ?
Il signor Dario Falisca sarà stato rapito dagli UFO ?

Grazie."

In fede Federico Fellini





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Su un recente articolo del Papersera (cioè l'edizione paperopolese del Bugiardello triestino), il W.W.F. e numerose altre associazioni per la salvaguardia della natura hanno dichiarato di essere in stato d'allarme, poiché una specie rarissima si sta per estinguere.
E parlano proprio del FAPABRU', una specie di volatile appartenente alla famiglia dei canitterottopodi, secondo loro (mentre invece sono dei monaderiformi!!!)...
Il FAPABRU', come già detto, è un uccello che nasce, nidifica e passa il resto della sua esistenza sulla collina del rione di Gretta a Trieste.
Generalmente le uova vengono deposte sul MONTERADIO, ma anche sulla cima del Faro della Vittoria.
Il FAPABRU', si legge sul Paprsera (nella cronaca di Topolinia, però) si riconosce subito poiché esso è un autentico frullato di varie specie animali; secondo la Lipu, esso sarebbe un incrocio tra un tucano del Canadafrica, un'aquila di Monreale, un cane albino (che non è parente di Albano) ed un tumbano. Ha la coda di tigre, il muso di un gatto, le orecchie di un cavallo lipizzano ed il corpo tozzo di gallinaceo.
Il suo verso tipico è CHICCHIRIMIAO!!! (è questa è l'unica notizia realmente confermata all'8 per mille e uno)
Ultimamente dei non ben identificati figuri (probabilmente gli stessi abitanti del rione), salgono con la corriera 38 fino alla vetta di MONTERADIO per andare a bucare le uova del FAPABRU', perché, secondo notizie non confermate, il suddetto volatile sarebbe responsabile di numerose deiezioni in giro per i marciapiedi del rione. In seguito, dopo questo crudele gesto gli ignoti tornano a Trieste impuniti, con l'autobus 546 barrato.(adesso è un po' difficile spiegare le numerose linee della Triestetrasporti...)
Il guano di un FAPABRU' è molto sgradevole... esso è un misto di catarro di vecchio lama e schiuma di cane rabbioso.
Sarebbe questo il motivo alla base delle crudeli gesta nei confronti delle uova del FAPABRU'.
Quindi, amici, voglio lanciare insieme a voi un appello affinché questo simpatico volatile non scompaia per sempre.

SALVIAMO IL FAPABRU'! NON MERITA QUESTO ATROCE DESTINO PER COLPA DEL SUO GUANO... SI SA CHE QUANDO SCAPPA... SCAPPA! C'E' POCO DE FA' !!!
C'E' BISOGNO DI UN PICCOLO AIUTO, NON VOGLIAMO CHE ANCHE IL FAPABRU' SPARISCA E SI ESTINGUA SENZA LINGUA (?) COME IL SUO FAMOSO PREDECESSORE, IL DODO.


Qui di seguito, la famosa ricetta per cucinare un Fapabrù in forno con le patate (tratta dal blocknotes de Siora Ici, che el mulo Dario Falisca ghe ga copiado alcuni passi del famoso libro de cusina "El cuciar de piombo")..







ingredienti:
intanto ghe vol el forno (meio a legni- el top xe el spargher);
- un Fapabrù (za spenà e senza budei)
- do chili de patate
-zivola
-ajo
-struto
-salvia e rosmarin
-un secio de brodo de bechi sal qb

preparazione:

scaldar el spargher, fino a che le piastre xè a color viola; meter in t'una pignata, posibilmente de aluminio, le patate spelade e taiade a cubeti e a riodele; meter el rosmarin e la salvia sul fondo e po' zontar la zivola (no tutta). A stò punto se prepara l'usel (Fapabrù), fracandoghe nel de drio, una pastela preparada prima composta de struto-ajo-salvia e zivola; fata stà roba, se poza la bestia in tel la pignata e la pignata in forno;
quando la stà cusinando, bisogna bagnarla col brodo de bechi perché no là se sughi in furia; cò la gà ciapà un color dorà, dopo zinque ore, ghe se buta sora un litro e mezo de vin e se porta la bestia a color carbon.
Se la servi con contorno de finoci selvadighi e le patate (se le xè rimaste).
Gigi consiglia una malvasia de molo pantigana, anno 1963.

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Proprio oggi, e non ieri, ma proprio oggi alle ore 14.25, xe stado notà nela zona de via delle Robinie (Piscianzi), intufolà in t'un stormo de fringuei e gardei, un esemplar de Fapabrù che el volava in direzion Opcina; dale notizie dade dal'avisator (poco credibile per sazia libagion), l'esemplar presentava le note carateristiche de na femina adulta, solo che el color dela coda 'l iera violaceo inveze che el suo solito color de livrea. Probabile che la Fapabrua, la sia passada fermandose, de qualche osmiza e la gabi tocià 'l beco in tel mosto de teranela; savendo i efeti del mosto de teranela podessi anca esser che sia stada proprio na Fapabrua!!!!! (mi go dei dubi)!

L'ultimo esemplar i lo ga fotografà ben visibile atorno al'anno 1978 in via Carmelitani... tant'è che proprio lì vizin al'epoca sorse pure un ristorante in suo onor... (Ristorante-Trattoria "Al Fapabrù", ex "Orientale")

Dopo tanti anni finalmente ne vedemo finalmente dei altri...ciamè el professor Sergio Dolce (Diretor del Museo de Storia Natural de Trieste)... ma no per catalogar el Fapabrù, bensì per utilizarlo come mascotte dei "First Air Shadow Band", indove el stesso Dolce sona la famosa chitara letrica "Fender Vodocaster"!!!!

Ultime notizie sul Fapabrù... go visto recentemente in Gretta (el suo habitat natural) alcune femine de Fapabrù che le portava co 'l beco i pici pulisi che ancora no i sa svolar, su al nido sula zima del Faro. Altri nidi i xe in alto, sora la zima dele antene de Monteradio, come zà dito più sora. Credo i se prepari al letargo invernal... i dormirà fin ala prossima primavera. Solo i masci ogni tanto i se desta pé 'ndar a zercar magnar, tipo rati, pantigane morte, o comunque castrade (che, no se pol mai saver, i podessi cazarghela in tel ... ai Fapabrù), ecc... )!!!!

Alè Alga!!!! (cioè Marina Alga, una mia amica studentessa dell'Istituto Nautico di Trieste)


   René

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