mercoledì 15 agosto 2018

RICORDANDO L'ELVIS PRESLEY MENO RICORDATO






Bondì, mularia mata...






Memphis (USA), 11 Agosto 1977, tardo pomeriggio: Elvis, a cavalcioni della sua moto, sta per passare il cancello di Graceland, la sua dimora, dopo essere passato al cimitero per portare un mazzo di fiori sulla tomba della madre. Non poteva immaginare che solo cinque giorni dopo l'avrebbe riabbracciata per sempre!

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Sono passati ben 41 anni dalla scomparsa di Elvis, ma io e tantissime altre persone non lo dimentichiamo. Cliccando a questo link, ad esempio, potrete trovare TUTTI i miei post di questo blog a tema Elvis (sono tanti e lunghetti, ma pure strapieni di foto, video, audio e memorabilia vari. Buona lettura): CLICCARE QUI PER TUTTI GLI ALTRI POST SU ELVIS                                      
Questa volta, invece, vorrei ricordarlo con alcuni dei suoi brani poco conosciuti o sconosciuti del tutto ai più, perché anche in mezzo alle discografie “minori” vi sono sempre delle perle che, nonostante lo scarso o nullo successo, brillano di luce propria. (per la foto sottostante, ringrazio l'amico Roberto Paglia)




Comincio con una ritmata ballad degli anni '50... ovvero con “Is it so Strange”:





Beach Boy Blues” dal film “Blue Hawaii” del 1961: 












"That's Someone you ' Never Forget”, 1961:





They Remind me too Much of You”, 1962:





Never Ending”, 1963:





Tomorrow is a Long Time”, 1966 (cover del brano di Bob Dylan):





Stay Away”, 1968 (basato sul brano tradizionale “Greensleeves”):





Too Much Monkey Business”, 1968 (cover del brano di Chuck Berry):








Kentucky Rain, 1970:








Ecco, avrei finito, se non fosse che... i brani belli anche se nascosti sono tantissimi, ma si rischierebbe di fare torto ad altri brani comunque meritevoli. Quindi, solo questa piccola ma corposa rassegna, per ricordare assieme il più grande performer della storia musicale mondiale (esagero? Ma anche no).



Saluti, alla prossima.



René

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