martedì 1 agosto 2017

MINA HARKER AL CAFFE' TOMMASEO DI TRIESTE.










“ C’è sempre una Principessa, con fluenti vesti bianche e… quel volto… oddio! Il suo viso è un fiume; la Principessa è un fiume… pieno di lacrime e di tristezza, e di cuori infranti ”
(Wilhelmina Murray Harker)

“ C'era una principessa, ed era la donna più radiosa di tutti gli imperi del mondo. L'inganno dell'uomo la tolse al suo antico principe… ella si lanciò nel fiume di cui avete parlato. Nella mia lingua madre è chiamato Arges, il fiume della principessa. ” (Vladislaus Draculea III°)


Bondì, mularia mata… ho voluto omaggiare, con un mio pupolo/disegno, l’affascinante e triste figura di Mina Harker, protagonista di rilievo nel romanzo “dracula” di bram stoker. un romanzo che ho molto amato, e che in passato ispirò alcune mie storie gotiche a fumetti.
In particolare, per questo pupolo mi sono ispirato alla scena dell’assenzio contenuta nell’omonimo film “bram stoker’s dracula” di francis ford coppola. Però, da buon triestino, ho ambientato la scena al nostrano “caffè tommaseo” di trieste, poiche’ mi ricorda, negli ambienti, l’elegante restaurant dove mina ed il principe vlad dracul tengono i loro romantici incontri.

   René



lunedì 17 luglio 2017

18 LUGLIO 1977 - L'INCIDENTE DEL PULLMAN SULLA STRADA COSTIERA DI TRIESTE






Sono passati 40 anni esatti…
… dal terribile incidente accaduto nelle prime ore di un fatale pomeriggio, il 18 Luglio 1977, sulla strada Costiera (all’altezza di Grignano, all’incirca). Dopo tanti anni, il ricordo di quella tragedia è ancora vivido negli occhi e nei cuori di molti triestini.

Quel giorno una "Fiat 128" guidata verso la città da Licia Ferrara, farmacista di 39 anni, si scontrò contro un pullman “Fiat 343”della società "Saita" che si stava dirigendo verso Udine. L'auto si infilò con estrema violenza sotto l'avantreno del pullman, bloccando, così, la tiranteria dello sterzo e impedendo al conducente ogni tentativo per evitare l'uscita di strada. 



Il guard-rail venne letteralmente distrutto, e il bus precipitò nel pastino sottostante, fermando la sua caduta su di un vigneto posto diciotto metri più in basso (il terreno apparteneva alla famiglia Sergi Sergas). L'impatto fu devastante: il pullman, durante la sua caduta, si rovesciò su un fianco e le sue lamiere stritolarono molti passeggeri. Subito dopo l’impatto,  i proprietari del terreno accorsero all’istante, trovandosi di fronte ad una scena terribile. Pianti, urla, gemiti.
Altri istanti dopo, alcuni automobilisti, incuriositi dai lamenti e dal guard-rail sfondato, scesero verso il luogo dove si trovava il pullman. Nello stesso momento iniziarono ad arrivare sul luogo dell’incidente numerose forze dell’ordine, tra Polizia e Carabinieri, assieme ai Vigili del Fuoco e varie ambulanze.

Qui sotto, un articolo dell'epoca tratto da "La Stampa" (l'incidente aveva avuto una vasta eco in tutta l'Italia):

I numeri della tragedia sono alti: 18 morti e 34 feriti, secondo le fonti ufficiali (ma alcuni giornali dell'epoca danno cifre un po' sballate). In città, i centralini degli ospedali e della Questura venivano continuamente subissati di telefonate allarmate, poiché parenti e amici delle vittime cercavano di sapere i nomi dei morti e dei feriti, dato che la notizia dell’incidente si era velocemente diffusa in tutta la città.
Tantissimi triestini si dimostrarono solidali andando a donare il sangue per i feriti. La polizza della "Fiat 128" che aveva provocato la strage era scaduta di lì a poche ore, facendo tirare un sospiro di sollievo ai manager della compagnia assicurativa perché così si era evitato un notevole esborso di denaro (comunque i danni vennero successivamente saldati -alcuni parecchi anni dopo- dalla RAS). 
Un paio di giorni dopo, Giovedì 21 luglio, la Costiera venne chiusa al traffico e le auto vennero deviate sulla statale 202, per permettere ad un’autogrù di tirar su la carcassa del pullman ormai ridotto ad un ammasso di lamiere. 

Qui sotto, il pullman mentre viene recuperato dal pastino (foto Lasorte):


Un ricordo per tutte quelle vite che non ci sono più, come i due giovani ragazzi del Conservatorio –cito loro due per tutti- oramai prossimi alle nozze; una carriera ed una vita insieme spezzata in pochi secondi!

Sono passati 40 anni (ed il sottoscritto non era ancora nato), ma i pensieri si fanno sempre tristi ogni qualvolta si ricorda questa tragedia, considerata la più grave tra tutte quelle accadute sulla strada Costiera; strada panoramica molto bella ma anche assai pericolosa.

      René

venerdì 14 luglio 2017

"L'AMORE DOPO LA TEMPESTA" - FUMETTO APOCALITTICO AMBIENTATO A TRIESTE




Bondì, mularia mata..

Oggi vi presento alcune tavole (pagine, in gergo fumettistico) tratte dal mio fumetto "L'Amore dopo la tempesta".
Tale fumetto, risalente all’estate del 1999, fu una bella e sentita collaborazione tra il sottoscritto e Elisa S., una carissima amica (per privacy, ometto il cognome).
Si tratta della stessa bella Elisa alla quale dedicai alcuni disegni, pubblicati sul blog qualche anno fa.
Il soggetto-idea di questo stesso fumetto fu tutto suo, mentre parte della sceneggiatura e tutti i disegni li realizzai io.
Il fumetto ovviamente ha una resa amatoriale (sono pur sempre un autodidatta) e non delle migliori, ma all'epoca avevo solo 21 anni e avevo da poco iniziato a dedicarmi al genere realistico. Se non altro, in senso grafico rappresentò una mia svolta poiché fu proprio con questo fumetto che iniziai ad affinare al meglio la mia tecnica nel disegno realistico, ed anche per questo vi sono molto affezionato.
“L’Amore dopo la Tempesta” narra di una Trieste post apocalittica, a tratti surreale, dove uno sciamano ed uno spirito femminile tentano di riportare l'Amore nel cuore di tutte le donne e gli uomini, non solo di Trieste ma del mondo intero!
La vicenda iniziava proprio in uno stabile del rione di Gretta; praticamente è la casa dove sono nato, poiché gli stessi protagonisti sono ispirati all'amica Elisa ed al sottoscritto (ho riprodotto fedelmente gli arredi interni della mia casa, così com'essi erano realmente nel 1978, anno della mia nascita).
Stabile assurto a "Tempio Divino per la Rinascita del Nuovo Amore" (ullalapeppa!!!).
Ho un bel ricordo di questo fumetto, realizzato in totale relax ed ispirazione nell'estate del 1999, prendendo la tintarella a Barcola!!! :D )
C’è pure una continuazione della storia: in accordo con Elisa, decisi di presentare questo fumetto ad un concorso locale di fumetti, ideato da un noto e folkloristico personaggio locale che non voglio nominare, dato che tale concorso –che allora al sottoscritto parve una gran bellissima cosa, tanto che mandai copie di questo fumetto a mezza Trieste- in realtà si rivelò una mezza fuffa!   
Il concorso lo vinsi, assieme ad altri tre partecipanti. Al concorso doveva seguire un contratto di un anno, per la realizzazione di 12 fumetti nell’arco di detto anno, ma come detto poc’anzi, il tutto fu solo un “pallido gingillo nell’assolato deserto bianco del Polo Nord” (è un mio modo di dire, l’ho inventato io!! :D ).
Ad ogni modo, concorso fuffa a parte, resta questa bellissima collaborazione tra me ed Elisa, che segnò un punto fermo nella mia personale storia artistica ed anche umana. Grazie, Elisa, per questa bella avventura mai dimenticata. Se ti capiterà di leggere questo scritto, ti mando un grosso abbraccio (che sono anni che non ci vediamo!!).

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Qui sotto la "splash panel" d'apertura:


I due pupoli seguenti sono già stati pubblicati più volte su questo blog, ma li pubblico in questo post poiché originariamente provengono proprio dal fumetto "L'Amore dopo la Tempesta".








  René