sabato 30 marzo 2013

GIULIO REGALA UN UOVO DI PASQUA (CON SORPRESONA) AL SINDACO DI TRIESTE !!!

Bondì, mularia mata...

Come da titolo, anche "GIULIO" (Giulio, chi? Giulio coniglio pasquale?) regala uova di Pasqua.

E le regala anche al sindaco Cosolini, come potete vedere nel mio pupolo sottostante (click sullo stesso per ingrandire) :



Auguroni di Buona Pasqua, e alla prossima...


   René

martedì 26 marzo 2013

GELICIDIO DI MARZO 2013 - TRIESTE TORNA FREDDA !!!

Bondì, mularia mata...

Fine marzo 2013... gelicidio su tutta Trieste !

E così... Trieste torna fredda, come dice il nostro mayor... nel mio pupolo sottostante:



Ala prossima...

   René

sabato 9 marzo 2013

TRAM-SFORMERS (TRAM DE OPCINA ROBOT) !

Bondì, mularia mata...

Ultimamente si sente spesso e volentieri nominare il nostro amato "Tran de Opcina", perché pare non si trovino più soldi per mandare avanti questo nostro carissimo amico... e sì che i soldi, però, per altre scemate si trovano sempre.

Ad ogni modo, vi voglio presentare un mio progetto per un possibile riuso dello stesso, senza per forza dismetterlo dalle sue ultracentenarie mansioni di trasporto.

Nel mio pupolo sottostante (click sullo stesso per visualizzarlo in grande) potete vedere la motrice 404 in versione robot Transformers... anzi TRAM-sformers:


Si spera che questo mio progetto, pratico ed innovativo, venga notato ai "piani alti", in modo da garantire la sopravvivenza del nostro amato tram (o pensate che io stia scherzando ? ) !!!!

Ala prossima...


   René  

domenica 3 marzo 2013

LEZIONI DE TRIESTIN 2... LA COGOMA, GASTON E LA BORA !

Bondì, mularia mata...

Eco n'altra lezion de triestin patoc', ma 'ssai patoc'... con Paolin Paperin (papero triestin) e Gaston Paperan !!...

Soto el mio pupolo - vigneta, trovè la traduzion in italic language con, tra parentesi, i termini più "oscuri"...



Traduzion in italian (pe' i italiani, ovviamente, e po anca pe' i bardi, i occitani, i australici, i australopitechi, i cervocerverceteri, ecceteri ecceteri ecceteri... ) :




"Adesso come si farà ? Non appena verrà freddo (zima) a più non posso (a capei), con questa caffettiera (cogoma) che si è bloccata e, fuori dalla finestra, mio cugino Gastone che mi prende in giro, facendo il cogli*ncello (coiombaro) come un povero scemo (basuàl)... probabilmente staremo seduti su un grosso copricapo di stoffa (klabùk) a prender freddo (bater broche), con la bora che dal Carso si calerà (calumarà) a biondodio, spingendo contro i cardini (bartuele) tante refolade (colpi di vento) ghiacciate per bene !

Bisognerà appoggiare la bottiglietta ripiena d'acqua calda (pozar el pluzèr) sopra le coperte, e, subito dopo, sparecchiare la tavola (disbratàr la tola) e spegnere (distudàr) la luce.

Le imposte (i scuri) della finestra ben chiusi, per carità, che entra il freddo con gli spifferi. Fuori verrà un mucchio di nebbia (caligo), credo (mi calcolo).
Bisognerà usare assai sale da spandere sul poggiolo, sua madre ellenica !"


     René

giovedì 21 febbraio 2013

IL GRILLO SPARLAZZANTE PROVA A CURARE LA COLOMBOFOBIA DI SAB !



Bondì, mularia mata...

Qualcuno si ricorda della mia amica Sab ?

Ne parlai qui: FRACHE' QUA PER CAPISSAR DE COSSA STAGO DISENDO 

Ebbene, la mitica Sab non è ancora guarita dalla sua "colombofobia", anzi...

Così è giunta l'ora che sia la sua stessa coscienza ad indicarle la giusta strada per ritrovare la serenità perduta, innanzi ai comunissimi pennuti che, da anni anorum, svulazzan imperterriti sopra le nostre teste...

... e la coscienza di Sab si incarna nel noto Grillo Sparlazzante, ovvero il Jiminy Cricket di "Pinocchio" !!!!

Il Grillo Sparlazzante, come tutti ben sanno (?), non è toscano, nonostante sia stato reso celebre grazie allo scrittore fiorentino Carlo Lorenzini (detto "Collodi"), che nel 1881 scrisse l'altrettanto celebre romanzo "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino" ("casualmente" il 1881 è anche lo stesso anno di fondazione del quotidiano "Il Piccolo" di Trieste,  fondato e diretto da Teodoro Mayer), no ! Egli è triestinissimo (!!), ed ancor oggi vive e lotta con noi ! 

E già una volta il nostro grillo patoco dispendiò un consiglio nientepopodimenoché al noto musicista olandese André Rieu: FRACHE' QUA

Quindi,  solo lui poteva farsi carico della coscienza di Sab, per tentare di riportarla sulla retta via.

Gli schiocchi di frusta del possente Gallenius, domatore del "Circo delle Meraviglie Triestine", lanciano roboanti saette nell'aria...

  DOMATORE GALLENIUS: 

"O Grillo, Grillo Sparlazzante,
tu che ne sai tante,
tu che dispendi consigli a bonavia,
parlaci di Sab e della sua colomb-fobia
e di come tu, attraverso la voce coscienziosa della coscienza
potrai risolver l'arcana paura del pennuto svolazzante, noto anche come cacciabombardiere lanciaguano a tradimento ... "

 RISPOSTA DEL GRILLO SPARLAZZANTE (sull'aria delle strofe de "El Tram de Opcina"):

 "E anca la Sabrina la xe nata disgrazià
la ga ciapà el terore del colombo che xe qua... CRI-CRI !!
Bona de Dio, che desso qua son mi
ghe contarò che bel xe un colombo visavì !!!"

Qui sottostante e sottodistante, il mio pupolo raffigurante la Sab colombofobizzata, mentre segue i consigli della sua coscienza, ovvero il Grillo Sparlazzante:

   

 Riuscirà il nostro piccolo eroe a curare la colombofobia della Sab ?

Ai poster l'ardua e colombica sentenza...

Ala prossima


    René 

martedì 19 febbraio 2013

SIOR POPEL - STORIA DI UN GRANDE BENEFATTORE TRIESTINO






Bondì, mularia mata…

Oggi vi parlo di Giuseppe Poppel (poi divenuto Giuseppe Von Poppel), dai triestini conosciuto come “sior Popel”.

“Sior Popel” era un commerciante di origine tedesca. Nel 1852, assieme alla moglie, aveva aperto in Corso un negozio di giocattoli e lane da ricamo.
Il suo negozio, allora, era l’unico di questo genere, così gli affari cominciarono a crescere sempre di più, procurandogli in poco tempo un notevolissimo tenore di vita.
Già nel 1866, ormai ricco e benestante, chiuse il suo negozio.

Il Poppel era un tipo già anzianotto, ma molto piacente e distinto, con la sua barbetta bianca e la sua postura elegante e signorile che gli conferivano un grande fascino.
Per questo egli divenne molto popolare.
Ma la vera popolarità del personaggio giunse un paio d’anni più tardi, allorquando “sior Popel” iniziò a recarsi, tutte le domeniche pomeriggio, alla Pia Casa dei Poveri per regalare sempre tanti dolciumi e giocattoli ai piccoli e sfortunati ospiti.
Inoltre, in Piazza Barbacan, subito accanto alla sua casa, aveva allestito una mensa popolare per i poveri del rione.
Sempre in Piazza Barbacan e nei dintorni di Rena Vecia, sior Popel girava per vicoli, piazzette e viuzze, nelle sere antecedenti il periodo di Natale, per regalare, ai bambini poveri del rione, dei sacchi ripieni di giocattoli e frutta.

Qui sotto, un mio pupolo raffigurante la mensa popolare di sior Popel, in Piazzetta Barbacan, nel periodo natalizio:




Sior Popel divenne così popolarissimo in tutta Trieste !
Quando qualcuno spendeva tutti i soldi, le mogli usavano dire ai loro mariti spendaccioni: “E desso? No te ga più un boro… cussì te tocherà ‘ndar a magnar de Popel !!... “

Alcuni adottarono un’altra tipica espressione: “No ‘vemo, sior Popel, paion”.

Questo, perché sior Popel era un benefattore convintissimo e assai generoso. Per un povero c’era sempre un buon pasto caldo ed un letto per dormire al riparo dalle notti più gelide.
Per i bambini, soprattutto nel periodo prenatalizio, c’erano sempre tantissimi giocattoli di buona fattura.
Per ringraziarlo di ciò, nel rione di Rena Vecia le finestre rimanevano accese tutta la notte !

Qui sotto, un mio pupolo raffigurante il Popel mentre, nel periodo natalizio, consegna giocattoli e dolciumi ai bambini poveri di Cittavecchia:




Come detto più sopra, il Popel era pure un tipo molto affascinante. Le cronache popolari ci riportano anche una figura da autentico Don Giovanni, intento a corteggiare continuamente, con successo, giovani e bellissime “mule” triestine. Signorine, ma pure signore sposate.
Tantissime volte il Popel dovette affrontare mariti gelosissimi, rientrati in casa all’improvviso. Ed il più delle volte, il tutto si risolveva in rocambolesche fughe del Popel, a sua volta inseguito dai vari mariti ai quali aveva messo le corna !!!




Come tutti i personaggi popolari, anche “Sior Popel” divenne un vero e proprio punto di riferimento del vasto folklore cittadino. Il popolo non tardò a inserirlo nelle canzonette folkloristiche locali:

“Tuta Rena xe iluminada,
sior Popel, sior Popel passava
e i muli, i muli zigava: No ‘vemo, sior Popel, paion.”

La più celebre s’intitola, per l’appunto, “SIOR POPEL”, e ve la propongo in questo video slide, nell’interpretazione del quintetto triestino “Rosmarin”:




Nel 1878, ormai vecchissimo, sior Popel morì.
Quasi tutta la città di Trieste lo pianse. Tutti volevano tanto bene a Popel.
Un’ultima strofetta popolare celebrò la sua scomparsa, così:

“O Rena Vecia,
i camini no fuma più !
Xe morto sior Popel,
paneti no ‘l porta più !”

La figura di sior Popel resta tuttora popolare, a distanza di ben 135 anni dalla sua dipartita.

Alla prossima…


      René

giovedì 14 febbraio 2013

BLUES ANTIDIURNO








BLUES ANTIDIURNO




Rimembranze ingombre di antiche panze
tra le danze a Danzica
e lo zenzero che zinza
e poi ancora zanza
tra l'opercolo e la stanza.

Giovane baldanza
spalmata di creanza
tra suoni di Mike Sponza
di un blues che fa tendenza...
amori in corso ed in soccorso,
amori sconfitti da cuori troppo aridi e metropolitani... e zumbi, e stumbani
e forse anche un po' zenzeri.

Ora, siediti un attimo... e se vuoi
pranza
sempre in quella stanza...
Non rubar la scienza,
ma imparala a danzarla
con la musica indù inzirlica,
bubbonica e turlonzica
ed in fondo anche un po' zurla.

La la la la la la la lallai la laaaaaaa...

    
   René