mercoledì 24 agosto 2016

RENE' - PICCOLA AUTOBIOGRAFIA DI UN FUMETTISTA TRIESTINO







Bondì, mularia mata

Approfitto di questo mio vecchio pupolo-fumetto, postato poco più sopra in una nuova cornice grafica, per presentarvi una mia breve biografia artistica, anche in occasione di un futuro progetto (in dirittura d’arrivo) di collaborazione con l’amico-fotografo Marino Sterle.

Se invece siete tipi di poche parole (le ciacole no fa fritole, e xe na granda verità!!) e volete vedere subito alcuni miei pupoli, qui c’è una rassegna “eterna”, cioè in continuo aggiornamento (la rassegna è presente anche sulla destra del blog, in alto, come post fisso): CLICCARE/FRACAR QUI

Dunque, ordunque e ridunque (?!), andiamo a incominciar la biografia artistica.
Come sapete già, mi chiamo René. Essendo nato nel 1978, ho 38 anni, ma dentro rimango sempre un ventenne come spirito e come curiosità verso il mondo e tutte le cose belle, sincere e simpatiche (Viva el Morbin!!!!).



Disegno più o meno dal 1982. Ovviamente sono e resto un autodidatta che ci mette impegno e passione.
Intorno alla seconda metà del 1984, capii di avere veramente un’innata e naturale inclinazione verso il disegno, siccome riuscivo già a riprodurre –seppur molto incertamente ed approssivamente- certi paesaggi triestini che vedevo nelle cartoline (i grandi classici, tipo San Giusto, Miramar, il Faro, Piazza Unità, ecc… ). Poco più tardi, iniziai con le illustrazioni vere e proprie (perlopiù scene di animali. Soprattutto gatti e felini in generale) ed i fumetti, avendo già nel sangue l’imprinting del sempreverde e sempre mitico mondo di Walt Disney.





Inizialmente orientato verso lo stile Disneyano, prendendo spunto e imparando l’arte dai super Maestri, Gottfredson e Barks in primis, a metà anni ’90 virai verso il disegno realistico, pur tuttavia continuando a realizzare illustrazioni di Trieste (e non solo).



Nel 1996 ebbi la mia prima commissione: realizzare un manifesto per il Comune di Trieste, riproducente i dettagli di una festa di piazza. Poco, direte voi. Tanto, dico io, per me che sono nullità nell’immeeeeensitaaaaaaaaaaaaà (chi non coglie la citazione musicofila, è fan sfegatato di Giggino D'A). A questa ne seguirono altre due, più lavoretti grafici vari, sempre in ambito locale.

Adoro fare pure ritratti e caricature, sia di personaggi famosi, sia di semplici cittadini della strada!
Dal 2000 iniziai a collaborare, come volontario, con il Collegio del Mondo Unito. Riguardo a questa specifica, stupenda esperienza, che mi ha segnato (in positivo) la vita, ne parlerò prossimamente in un lungo post dedicato. Qui aggiungo soltanto che durante i “Social Service” svolti assieme agli amici-studenti del collegio, mi ritrovai spesso a disegnare per i più piccoli. Sia bambini dei vari asili triestini e della provincia, sia per i piccoli malati dell'ospedale. Esperienza, quest’ultima, assolutamente gratificante, perché sapere che un tuo “pupoletto” (disegnino, per i non triestini) è riuscito a donare anche solo pochi attimi di felicità ad un bimbo malato, è una gioia interiore indescrivibile a parole!
Nell’anno 2000 iniziai pure a riprendere e riproporre (come già avevo fatto qualche volta in passato, alla fine degli anni ’80) delle antiche ma mai vecchie tradizioni triestine, traducendole in disegni e sviluppando graficamente, ad esempio, figure come il mitico “Omo Vespa” (maniaco realmente esistito a Trieste, nel 1932), oppure lo storico incidente occorso al Tram de Opcina nel 1902… incidente che poi venne immortalato nella celebre canzonetta.


Io stesso, oltre al disegno, coltivo la passione per il canto e la musica, soprattutto quella dialettale triestina. Quindi non potevo tralasciare, a livello grafico, il folklore nostrano.
Ritengo il  mezzo espressivo del disegno-fumetto molto valido ed accattivante per tramandare –ai giovani e non solo- il folklore di casa nostra. Il folkore va sempre sostenuto e portato avanti, perché il folklore è il nostro “Io” e la nostra storia più intima. Il dialetto è ciò che ancor maggiormente ci lega alle nostre terre e alle nostre radici, siano esse culturali e/o storiche.
Proprio con questo spirito, nel 2011 aprii questo “blog pupoloso”, che per fortuna continua ancor oggi (solo la caduta improvvisa di un meteorite mi potrebbe fermare!!).

Bene, spero di non avervi tediato. Speriamo di beccarci presto dal vivo.
Un caro abbraccio a Voi tutti che mi seguite affettuosamente. Abbraccio che estendo anche ai semplici visitatori di passaggio.


   René


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