Buondì, mularia mata...
Domenica 24 giugno 2018 è un giorno importante per una persona, ma anche per Trieste. Importante perché la persona, Lorenzo Pilat, compie 80 anni tondi tondi!
Sempre attivo musicalmente e sempre sulla breccia dell'onda, Lorenzo è anche un caro Amico, quindi voglio con questo mio post fargli i miei più sentiti Auguri, che però sono gli auguri mandati in simultanea da tantissimi triestini che l'hanno sempre amato e tuttora lo amano, quale simpatico, genuino e bravissimo cantore della triestinità in musica.
Qui sotto, un mio pupolo-ritratto-omaggio dedicato a Lorenzo:
Nel post inserirò alcune foto e video d'epoca facenti parte della mia collezione, quindi non voglio dilungarmi troppo in "ciacole", però ci tengo solamente a citare in breve qualche tappa fondamentale della carriera di Lorenzo:
Lo storico cantautore Lorenzo Pilat -negli anni '60 meglio conosciuto come "Pilade" del Clan di Celentano- è tuttora un bravissimo artista e compositore ancora in piena attività.
Ricordo che come cantante ha vinto il primo Festivalbar, ad Asiago nel 1964, ed ha partecipato a tre Festival di Sanremo (nel 1966, nel 1968 e nel 1975. Nel 1975 partecipò portando in gara una canzone in dialetto triestino, "Madonna d'amore", che vinse il Premio della Critica Giornalistica). Inoltre, come autore e compositore ha collaborato con James Horner (premiato con l'Oscar per la colonna sonora del film "Titanic" di James Cameron), e composto (assieme agli amici autori Daniele Pace e Mario Panzeri) alcuni notissimi brani per i più famosi cantanti italiani, ma pure per quelli stranieri, come Tom Jones, Engelbert Humperdinck, Al Martino, Joe Dassin e tanti altri, vincendo pure il Grammy Award (il Premio Oscar della musica internazionale).
Tanti Cari Auguroni, Lorenzo!!!
Un Lorenzo Pilat quindicenne, mentre lavora come cameriere all'indimenticabile Birreria Dreher di via Giulia (Trieste):
Prima vittoria al Concorso dei Dilettanti della storica Birreria Dreher:
Lorenzo Pilat di fronte all'entrata dell'Istituto Tecnico Alessandro Volta di Trieste, dove si diplomò come Perito Elettrotecnico:
Un'immagine della prima metà anni '60; immagine un po' malinconica, con Lorenzo seduto sul treno delle Rive (di fronte alla Stazione Marittima), poco prima di iniziare il suo viaggio che lo porterà a Milano ed in giro per l'Italia tutta a far la gavetta prima di raggiungere il meritato successo nazionale. "Son partido al'improviso, cani e gati go lassà. Anca un picio fiorelin che me iero inamorà":
Lorenzo e Claudio Villa, dietro le quinte del Festival di Sanremo del 1966:
Articolo su Lorenzo + cassettina tratta dal suo primo lp dialettale del 1973 - Proprietà della collezione di Luca Castellino:
Lorenzo Pilat dal vivo, mentre canta la sua composizione "Madonna d'amore" al Festival di Sanremo del 1975:
Lorenzo Pilat alla festa campestre "Triestinissima 1979", organizzata da Ferruccio de Walderstein:
Lorenzo Pilat alla storica Sagra dela Sardela, con la Banda Triestinissima ed il musicista Tullio Vascotto (co' el cichin), luglio 1978, al molo Pescheria:
Un'altra immagine tratta da quell'edizione della sagra 1978. Notare il pienone (all'epoca c'erano punte di 2500/3000 spettatori a sera!) - Foto di Ugo Borsatti:
Lorenzo Pilat alla storica Sagra dela Sardela, nel 1979, sempre al molo Pescheria:
Lorenzo Pilat a Monfalcone, assieme ai Billows '85, 1988 - Foto di Carlo Blasini:
Lorenzo a Barcola (Trieste), estate del 1992:
"Credi mama", videoclip del 1978:
"Le rose de Trieste", videoclip girato a Barcola (Trieste), estate 1978:
"La Sagra dela Sardela", quella storica che si teneva sulle rive di Trieste -tra il molo Venezia, il molo Pescheria e il Magazzino Vini- a cavallo tra gli anni '70 ed '80, e nella quale Lorenzo teneva dei concerti acustici di notevole pregio, soprattutto interpretando alla grandissima Elvis Presley, vestito come lui. Del dualismo Elvis-Pilat, al quale una tv di Milano dedicò proprio nel 1978 un programma, ne parlai qui: CLICCARE QUI
Ecco qui il brano omonimo, tratto dal suo terzo LP dialettale intitolato "Io, Trieste":
"Trieste un poco americana", breve videoclip del 1978:
Un'altra splendida canzone popolare d'autore (anno 1944), da sempre amatissima dai triestini di ogni generazione, è il brano "Marinaresca", meglio conosciuto con il suo sottotitolo "Una fresca bavisela". Autori Publio Carniel e Raimondo Cornet, nel 1925 già autori dell'altrettanto splendida "Co' son lontan de ti, Trieste mia!"
Della genesi di questo brano ne parlo più specificatamente qui: CLICCARE QUI
(qui di seguito, il testo + il mio pupolo fumetto dedicato):
Una versione molto bella della Marinaresca venne incisa da Elvia Dudine (prima o poi parlerò di questa brava cantante, purtroppo poco o nulla ricordata).
Ma nel 1978 anche il nostro Lorenzo ne incise una stupenda versione.
Come già scrissi altrove, credo che questa incisione di Lorenzo (assieme alla bravissima Lucia Marconi e a tutti gli altri coristi e musicisti), senza nulla togliere a tante altre belle versioni, rappresenti più di ogni altra l'intensità e la straordinaria bellezza di questo meraviglioso affresco di vita marinara triestina. Publio Carniel, tra l'altro, compose questo stupendo brano nell'estate del 1944, quando la nostra città si trovava bersagliata da tragici bombardamenti... a dimostrazione che le cose belle riescono a vincere persino la follia dell'uomo, diventando emozioni senza tempo!
Sicuramente la "Marinaresca" (conosciuta per l'appunto anche come "Una fresca bavisela") resta il miglior brano in assoluto di tutta la storia della canzone triestina passata, presente ed anche futura.
Publio Carniel assieme all'amico Raimondo Cornet (l'autore del testo) possono benissimo venir considerati i "Battisti-Mogol" della nostra tradizione musicale. Ogni loro canzone (anche quelle meno conosciute) è un gioiello. Non ne sbagliavano una!
Per quanto riguarda l'interprete, Lorenzo Pilat, da tantissimi anni (ben quarantacinque!) porta avanti con estrema costanza, affetto e simpatia, la nostra tradizione musicale ampliandola anche con brani -sia goliardici sia impegnati- di sua composizione. Oramai si è conquistato un posto di diritto nell'Olimpo dei grandi autori e musicisti dialettali triestini di sempre (i vari Carniel, Nattek, Cavedali, Luttazzi, Borsatto, ecc... ), oltre che nel cuore di noi tutti!
Una fresca bavisela (versione da studio, 1978):
Poi, come dimenticare "l'Omo Vespa"? Il pazzoide maniaco, realmente esistito nel 1932, al quale nel 2001 dedicai anche un mio fumetto contenente la sua storia, dando all'Omo Vespa le fattezze dello stesso Pilat (ve ne propongo due vignette + articolo di giornale originale dell'epoca) assieme a Topolin Morbin, ovvero la mia versione alternativa e triestinizzata del noto ed amatissimo Topolino di Walt Disney!!
La vera storia dell'Omo Vespa la potete trovare qui: CLICCARE QUI
L'incisione folk-rock di tale brano, risalente al 1978, riportò in auge il brano (di origine popolare) dopo un periodo di appannamento, dagli anni '50 in poi.
Eccola qui, con un mio videoslide contenente alcune vignette del mio fumetto del 2001 ed altre più recenti, sempre in tema:
Lorenzo e Fiordaliso dal vivo, nel 1981:
"Pinocchio Rock", incisione originale del 1978, ma questo video risale al 1982 ed è tratto dal programma "Asiago Musicaneve" di Vittorio Salvetti:
Pubblicità di Telequattro risalente alla metà degli anni '80, che annuncia il programma "Dieci minuti con Lorenzo Pilat":
Tre video tratti dal programma "Dieci minuti con Lorenzo Pilat", anno 1986, girato in una trattoria di Servola (Trieste):
Un lungo medley di canzoni americane, triestine ed italiane, tutto live, tratto dal Festival della Canzone Triestina del 28 Dicembre 1985:
CO' SON LONTAN DE TI (TRIESTE MIA) by Lorenzo Pilat e Teddy Reno live al Politeama Rossetti di Trieste, 28/12/1985.
(nella foto-cornice che segue viene presentata la copertina dello spartito originale del brano, anno 1925, Edizioni "Il Marameo"):
Teddy Reno e Lorenzo Pilat cantano insieme - unica storica esibizione - nel 7° Festival della Canzone Triestina del 28 dicembre 1985 (prima Edizione al Rossetti, è a favore degli Amici del Cuore ed è appoggiata da Telequattro e diretta e presentata dal Patron della manifestazione Fulvio Marion).
I due intonano “Co son lontan de ti…” (“Trieste mia”) -storico brano di Publio Carniel e Raimondo Cornet (dell'anno 1925)- e mettendo in evidenza la loro brillante personalità artistica:
Il jingle di "Radio Promotion Trieste", radio di Fulvio Marion dedicata Storica sigla-jingle di "Radio Promotion Trieste", piccola radio locale creata dal noto presentatore triestino Fulvio Marion (il patron del Festival della Canzone Triestina):
Tale radio fu attiva, più o meno, dal 1987 sino al 1990. Nell'ultimo periodo di trasmissioni, la denominazione della radio cambiò in "Radio Professional Trieste".
I brani mandati a rotazione, durante il giorno e la sera, erano perlopiù provenienti dai Festival della Canzone Triestina della seconda metà degli anni '80.
Inoltre, durante la programmazione giornaliera venivano mandate in onda delle gustose scenette del noto comico triestino Angelo Cecchelin, e canzoni dialettali triestine di Lorenzo Pilat, Bruno Tramontini ed altri famosi cantanti, musicisti e cantautori di casa nostra.
Alcuni brani, invece, erano gli ultimi successi nazionali di quel periodo.
Ed in mezzo al tutto, ovviamente, brevi segmenti pubblicitari Made in Trieste!
Lorenzo Pilat live all'Hippodrome di Monfalcone (Go), nel 1987, con "Mule Skiner Blues" ("Il Blues del Mandriano"), suo storico cavallo di battaglia:
Un'intensa versione live di "The House of Rising Sun", al programma televisivo "L'ora di casa nostra" condotto dallo stesso Lorenzo e dal cantautore friulano Dario Zampa a Telefriuli (anno 1988):
Esibizione promozionale a Telequattro, anno 1988, al programma satirico "Taiatabari" di Michele Parisano:
Esibizione live a Telefriuli, anno 1989, al programma "6 corde: è sempre colpa della chitarra" condotto assieme a Daria Gori:
Un altro videoclip de "Le rose de Trieste", ma del 1989:
"Lassime star cussì" dal vivo a Venezia, anno 2000:
Un medley triestino al 26° Festival della Canzone Triestina, anno 2004:
Lorenzo canta il brano HEIMWEH (Nostalgia), dal vivo a Telequattro, anno 2016:
René
1 commento:
Un post molto bello, complimenti.
Giamcarlo
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