venerdì 8 gennaio 2016

LOVE ELVIS - L'AMORE NELLE CANZONI DI ELVIS PRESLEY



Bondì, mularia mata

Oggi post fuori tema (ma un po’ di Trieste c’è sempre), perché per me è doveroso ricordare il mio grande amicoElvis Presley !!!

Elvis che, proprio oggi, compirebbe ben 81 anni, se fosse vivo. Ma siccome, purtroppo, vivo non lo è più (e, per favore, non venitemi a parlare di avvistamenti, di Cia, di marziani, ecc…, che mi inca……volo), lo voglio ricordare con un post dedicato.
Di Elvis ho narrato le origini musicali, dello spiritual. Ma ci sono altri temi, altre caratteristiche della sua multiforme natura musicale.
Di quale tema parlerò? Ma ovviamente del più bello; dell’amore. L’amore nelle canzoni elvisiane.
Qui sotto, un mio pupolo fumetto in tema:



Dunque, questo post sarà una breve rassegna (breve perché sono troppe le canzoni d'amore di Elvis, e non posso inserirle tutte) che comprende alcuni importanti momenti musicali di Elvis sull’eterna tematica dell’amore.
E voglio iniziare proprio con la canzone, semplice e un po’ datata, ma che ho sempre apprezzato tantissimo (anche Elvis l’amava molto, e la ripropose spesso, negli anni), con la quale ho aperto il post tramite il mio pupolo: LOVING YOU. Propongo qui di seguito i video slide con il brano originale e la versione farm, entrambi del 1957:

 Versione originale:


Versione "farm":




Vi aspettavate LOVE ME TENDER? Davvero pensate sia così scontato? Se lo ero, avrei fatto il giornalista televisivo. :D
No, qua si propone una breve carrellata sui brani d’amore meno conosciuti dal grande pubblico (Love Me Tender è molto bella, ma strastrastraconosciuta e strarisentita, ormai), salvo eccezioni.

Il secondo brano è l’eccezione che conferma la regola; difatti, non posso non inserire la mitica ARE YOU LONESOME TONIGHT. Quest’ultimo è un vecchio e piuttosto misero brano blues. L’unica cosa bella è il testo. Negli anni trenta, non se lo era filato nessuno. Trenta e passa anni più tardi, nel 1960, il brano viene riarrangiato in chiave romantico-melodico ed interpretato da Elvis. E Are You Lonesome Tonight fa inutile dirlo- il botto!!!



Sempre del 1960, canzone romantica ma swing, è SUCH A NIGHT. Provate a resistere al fascino di muovere le gambe a tempo.



Altra canzone famosa-eccezione-nonpotevononmetterla, è CAN'T HELP FALLING IN LOVE. 
Canzone ispirata al celebre sonetto PLAISIR

D’AMOUR, è stata definita come la miglior canzone d'amore dell'intero XX° secolo!!
Senza esagerare, ritengo che essa sia, se non altro, una delle migliori canzoni d'amore scritte durante tutto l'arco del novecento.

Tale pezzo esordì nel 1961, nel film "Blue Hawaii", ma io vi voglio proporre l'esecuzione live fatta da Elvis nel 1968, al suo storico spettacolo televisivo "Comeback '68", in quanto, a mio modesto parere, ritengo sia l'esecuzione più riuscita.





Al contrario della precedente, questa è una canzone romantica ma con un’atmosfera particolare onirica. THAT’S SOMEONE YOU NEVER FORGET.



Molto cuore e molta atmosfera onirica anche in questa LOVE LETTERS del 1966. Elvis la incise al buio, illuminato solo da una fioca luce di candela. Il pianista, David Briggs, lo prese per matto. Ma Elvis era fatto così; da buon professionista, voleva creare l’atmosfera adatta al brano, per entrare meglio dentro il mood di questa affascinante melodia.



Saltiamo di un bel paio di anni, per concludere con due pezzi particolari, entrambi incisi nel 1975.

Il primo è WOMAN WITHOUT LOVE, dal testo forse un tantino maschilista, ma dalla musica struggente.



Il secondo con il quale concludo questa mia breve rassegna- è lo splendido brano di Tom Jones, GREEN GREEN GRASS OF HOME.
Questo pezzo narra di un uomo lontano dalla sua casa e dai suoi affetti più cari, che immagina di rivedere la sua Mary, i suoi genitori ed i verdi prati di casa sua. Poi, verso la fine della canzone, il protagonista ci rivela che tutto ciò è solo un sogno, e che lui si trova rinchiuso ingiustamente nel braccio della morte, mentre i secondini stanno venendo a prenderlo per portarlo sulla sedia elettrica.
Già la versione di Tom Jones, di suo è assolutamente impeccabile. Ma Elvis riesce a darne una propria versione altrettanto incisiva, conservando l’arrangiamento country originale della canzone.



Finito? No. Ve l’avevo detto che qualcosa di Trieste c’è sempre. Ecco ARE YOU LONESOME TONIGHT cantata dal vivo, fine anni ’70, dal nostro Lorenzo Pilat.



Adesso concludo veramente, augurando Buon Compleanno ad Elvis, che tanta compagnia mi ha sempre tenuto, sapendo colpirmi più di ogni altro artista.

    René

venerdì 1 gennaio 2016

BUON ANNO A VOI, A ME, A CHI VOLETE !










Buongiorno, Mondo… che si sveglia in un nuovo anno.
Nuove avventure e nuove miserie. Porca miseria!
Ho appena iniziato a scrivere, e già brontolo, mentre la tastiera del mio pc, dall’alto della sua vetusta modernità, offende la mia inutile prosa.
Buon Anno, in ogni caso.
Speranze?
Beh, vorrei sperare anch’io in un nuovo anno multicolore, con i suoi odori, i suoi sapori vagamente caldi e mediterranei.
Vorrei sperare di spegnere i musi lunghi della mia gente, accendendo il loro “morbin”. Ma è apparentemente impossibile. It's Impossible. Il mondo tutto, ha già provveduto a spegnere il nostro “Io” più bello e più sincero.
Un nuovo anno, dove l’atto di sputarci in faccia sarà sempre più facile e spontaneo e, se non altro, economico ed alla portata di tutti.
Ma vorrei augurare ed augurarmi almeno un po’ di soldi. Quel tanto per comprarmi anche solamente una sigaretta, per poi accenderla, fumarla e scansare il solito mona che mi avverte che il fumo uccide. E avrebbe pure ragione (ed il mona sarei io), se non fosse che mi son già ucciso dentro, dal momento che mi sono abbandonato a questo vizio ed ai bei ricordi del passato che non torneranno più, se non sottoforma di sberleffo.
Sfumacchio nervosamente, pensando ai soliti, vuoti discorsi di fine anno fatti da presidenti e politicanti vari. I soliti discorsi vuoti, falsi e spaventosamente retorici fino al midollo! La solita presa in giro di chi, anche quest’anno, ci sputerà amabilmente in faccia, senza un loro congedo illimitato dovuto solo alla vergogna che non hanno mai provato, grazie al loro cuore verde e limitato che batte fortemente Zecca dello Stato in quantità illimitata.
Buon Anno anche a chi, nel suo piccolo o in grande, continuerà a seguire l’unico comandamento valido: odia il prossimo tuo come te stesso!
E forse aveva ragione John, quando immaginava che non esistano il cielo e l’inferno, ma solo la Terra; questa nostra Madre Terra, ora bastarda, ora meravigliosa, dove dobbiamo render conto solo a noi stessi, di ciò che abbiam fatto durante la nostra vita.
E se avremo fatto qualcosa di male… poco male; sarà la vita stessa a farcela pagare!
Buon Anno a tutte e a tutti, e scusate la mia solenne acidità, ma ho solo voluto anticipare la solita, grigia quotidianità. Senza ipocrisia. Senza falsità. Ma solo con il buon cuore duro della sprezzante sincerità scaturita dalla mia umile e modesta semplicità.


          René